il bivio parte seconda

in questo periodo difficile ho pensato spesso alle cose discusse insieme e al fatto che in situazioni simili ci siamo comportati allo stesso modo, quindi di nuovo grazie per avermi insegnato a non perdere mai la speranza e che ogni strada intrapresa vada seguita fino in fondo, non importa quanto grandi siano le difficoltà.

del resto chi ha veramente cambiato il mondo sono proprio quei pazzi che hanno scelto le strade difficili, anche impossibili a detta degli altri.

chi è rimasto sull’autostrada asfaltata è sicuramente arrivato a destinazione in maniera agevole ma…

chi è andato per le asperitá ha dimostrato che non solo l’impossibile era possibile, ma ha anche lasciato un apporto alla società, piccolo o grande che sia

non posso far altro per onorare il tuo ricordo che scegliere sempre la via impossibile e provare ad uscirne vivo, non importa quante volte sia caduto in passato, hai visto che ho sputato sangue e mi sono sempre rialzato, forse è proprio il sapore del sangue che da gusto alla vita, alla vita che ha senso di essere così chiamata

quello che fa male è che in un periodo più breve rispetto alla nascita di una nuova vita te ne sei andato tu fisicamente e sul piano morale una delle persone più importanti della mia vita si è allontanata, visto che la vita e l’universo in genere segue delle regole prestabilite ho come la sensazione che l’equilibrio sia stato rotto.

spero che questo capitolo della mia vita non sia ancora chiuso perchè oltre alla perdita in sè non ho ancora afferrato l’insegnamento retrostante e questo non è accettabile.

ancora una volta ti chiedo di proteggermi, so che da qualche parte ci sei, grazie

il bivio

prima di ripartire ho provato una tristezza infinita perché sono tornati tutti quei dubbi del tipo, che cosa sarebbe successo se X…

adesso mi trovo ad un bivio, oppure forse é una rotonda, l’unica cosa che posso fare per stare vicino anche a te é procedere con il nuovo progetto che mi sono imposto e che era una delle ultime cose discusse insieme.

proteggimi, grazie

Gubbio

questo periodo che ho passato a “casa” mi ha dato tempo di riscoprire la cittá che mi ha adottato anche se non l’ho mai particolarmente vissuta avendo incentrato tutte le mie attivitá scolastiche a Perugia e salvo le poche uscite con i nuovi amici, le mie visite a questa cittá medievale sono state poche.

Ho rivisto il tuo amico Tino, spero si riprenda.

Ho visto i territori intorno a casa, con occhi nuovi carichi di lacrime.

A volte vorrei non essermene mai andato….

terzo ritorno

sono tornato un pò di sorpresa dopo nemmeno 10 giorni di assenza

ho deciso di cambiare stanza perchè non ce la facevo a prendere sonno dentro a quella dove una volta dormivi tu e dove ho passato l’intero mio precedente soggiorno

non so dire con certezza quale fosse il motivo ma fatto sta che sono riuscito a prendere sonno dopo una breve lotta con me stesso e mi sono concesso almeno 5 ore di meritato riposo

ora sono in una casa lontana dove stavo aspettando un miracolo che però non è avvenuto, ma ho deciso di rischiare perchè mi hai insegnato che le cose se vanno fatte, vanno fatte per bene, quindi non ho nessun rimpianto

la mia vita attuale è un susseguirsi di ricerche delle mie radici che mi sta portando ai luoghi della mia infanzia ed adolescenza e che mi legano indelebilmente a questo territorio che una volta era anche il tuo

sembra quasi che tu viva in me, ma come potrebbe non essere cosí visto che tutte le nostre esistenze sono collegate?

inoltre va detto che noi due abbiamo condiviso molto di più che non l’omonimia e nemmeno il fatto che tu non sia più qui fisicamente potrà cambiare questo

quando te ne sei andato mi hai spezzato il cuore in una maniera che non ritenevo nemmeno possibile ma col tempo ho capito che questa è stata la più grande lezione della nostra vita

il tuo corpo terrestre non era immortale ma il tuo ricordo che vive in me lo è, ed il futuro profuma della speranza di una nuova vita, qualcosa deve andarsene per trasformarsi in qualcos’altro e tornare, questo è l’equilibrio tra luce e ombra, tra energia e materia, la legge di conservazione dell’energia non ammette eccezioni, tutto quello che esiste è sempre stato qui, nè più nè meno

amavi citarlo spesso: nulla si crea e nulla si distrugge

tutto si trasforma

secondo ritorno

é stato strano varcare ancora una volta la soglia di casa, per la seconda volta senza di te.

oltre ai cambiamenti visibili, la casa era piú vuota anche se piena di cose nuove.

vedere quel contenitore mi ha fatto riflettere, é proprio vero che polvere eravamo e polvere torneremo.

anche se non ci sei, la tua presenza é nell’aria e la tua opera é ancora visibile.

non é stato tutto inutile…

il mio amico Jack

quel rientro da scuola di un giorno di gennaio 2001 é stato uno dei giorni piú belli, quando vidi per la prima volta Jackyie, detto anche orsetto Knut perché fu la prima cosa che mi venne in mente quando lo vidi annaspare con le sue zampette sulla neve alta.

questo é stato il tuo regalo piú significativo, ha significato una delle poche amicizie durate per tutta una vita.

merita menzione speciale il fatto che, dopo che me ne sono andato dalla terra dove sono crescito, questa anima intrappolata in un involucro canino, ha fatto l’offeso la prima volta che sono “tornato” dopo circa un anno di assenza.

grazie pa e grazie anche a te caro Jack

festa paesana II

un’altro ricordo molto chiaro e probabilmente contemporaneo a quello precedente è la festa di un quartiere di Perugia, credo Sant’Erminio.

Tu eri il fornitore della pasta e come tuo solito andavamo a cena dai clienti, d’estate eravamo spesso li.

Mi ricordo di aver “litigato” con un bambino piu o meno della mia età per un giocattolo, forse una pistolona di plastica e di aver ricevuto una delle prime “ramanzine” da parte tua.

Qualche anno dopo, sempre nello stesso luogo, mi ricordo anche il cabinato di Puzzle Bobble, di aver messo una monetina e una ragazzina che voleva giocare anche lei si era affiancata mostrando evidente noia visto che “occupavo” proprio quella macchina. Quando ha gioito perchè mi ero incartato e le palline erano diventate tutte grigie, perdendo, mi è dispiaciuto molto, però hai salvato la situazione con i famosi gnocchi con il loro particolare sugo, grazie pa.

festa paesana I

un altro dei primi, più vecchi ricordi di cui ho certezza è una festa a Ponte Felcino, mi pare di vedere il retro della scuola elementare, ricordo chiaramente le bancarelle e nello specifico i dolcetti che ci avevi comprato, uno era una specie di tubetto del gel per capelli, contenente “Slimer” dei Ghostbusters, poteva essere il 1990 ? Poi una gomma da masticare arrotolata che poi ho ritrovato, simile, anche in Slovacchia a distanza di quasi trent’anni. Le feste paesane nella nostra zona erano una delle parti piu belle delle estati.

benzina

una volta mi avevi chiesto di comprarti un litro di benzina, penso per la motosega.

te la porto e ti dico: tieni pa.

apri la bottiglia pensando che fosse acqua, la bevi e me la sputi in faccia involontariamente, anche qui rido ma con un sospiro