lasciate le spoglie mortali
l’anima si ritira nel grembo amorevole di una nuova madre
sospesa in nove mesi di limbo
per ritornare in un luogo diverso
lasciate le spoglie mortali
l’anima si ritira nel grembo amorevole di una nuova madre
sospesa in nove mesi di limbo
per ritornare in un luogo diverso
oggi ho versato l’ultima parte del tuo olio, l’ultima latta prima del fattaccio, é emblematico perché cosí a fondo non mi ci ero sentito da tanto….
peró come mi ha fatto notare un caro amico, toccare il fondo ha anche un lato molto positivo, non devi necessariamente affogare.
puoi anche flettere i muscoli e cercare di risalire, a me la scelta….
conviene che sia la seconda, prometto che ci proveró, ma non per te.
le cose vanno fatte per se stessi, come mi ha detto la persona piú importante della mia vita.
Odiami pure quando vuoi; perché non ora:
ora che il mondo è incline a sbarrarmi il passo,
affianca l’ira del destino, piegami di schianto
ma non cader su me quale ultimo flagello.
No, se il mio cuore sarà scampato a questa pena,
non venire al seguito di un dolor già vinto;
non dare alla ventosa notte un mattin di pioggia
per prolungare una disfatta ormai scontata.
Se vuoi lasciarmi, non farlo all’ultimo momento,
quando altri miseri dolori mi avranno martoriato,
ma vieni subito all’assalto, così che pria assapori
il più potente torto della mia mala sorte.
E ogni altra pena che oggi m’appar penosa,
paragonata alla tua perdita non sembrerà più tale.
WS
sono tornato a quello che per me é diventato un santuario, quella quercia di cui ti eri preso cura, liberandola dai parassiti che l’avevano infestata qualche anno fa.
ora tu non ci sei piú ed é rimasta solo questa enorme quercia secolare che non é stata scalfita dal tempo ma che nuovamente era in pericolo.
questa volta dei funghi a corona gialli ne ammorbavano la parete esposta a nord.
d’istinto ho iniziato a colpirli con una pietra e sono riuscito a staccarli ma ho notato che la corteccia era intaccata e si vedeva giá la polpa, inoltre alcuni residui erano ancora ancorati e non si riusciva a staccarli a mani nude.
mi sono andato a consultare in ferramenta e scoperto che persone sicuramente piú esperte di me apparentemente riparino le abrasioni con l’antiruggine.
ho deciso quindi di spazzolare i residui con una spazzola d’acciaio e poi stendere con un pennello il preparato acquistato ad hoc.
ora la quercia é insolitamente grigia su dinun lato ma forse salva per un pó, mi piace pensare che questo luogo “sacro” di cui ti sei preso cura una volta possa essere un altro di quei posti dove tu ed io siamo insieme anche senza vederci.
grazie per avermi insegnato il rispetto per la natura, pa